Il Defibrillatore Semiautomatico (spesso abbreviato con DAE, defibrillatore automatico esterno, o AED, automated external defibrillator) è un dispositivo in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura, poiché è dotato di sensori che riconoscono l’arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare.
In Italia le malattie cardiovascolari sono la causa di oltre il 41% dei decessi mentre le morti cardiache improvvise, in cui il decesso avviene entro un’ora dall’insorgenza dei sintomi, colpiscono ogni anno tra i 45.000 e i 60.000 italiani. I fattori che incidono positivamente sulle probabilità di sopravvivenza delle vittime sono strettamente dipendenti dalla precocità di intervento, dal ritmo sottostante e dal successivo trattamento. Si sottolinea come un inizio precoce delle manovre di rianimazione sia una condizione necessaria per salvare la vita di una persona.
- Oltre il 50 per cento delle persone colpite da arresto non aveva mai avuto sintomi precedenti di patologia cardiaca.
- La defibrillazione entro 3 minuti aumenta le possibilità di sopravvivenza del 75 per cento.
- I tassi di sopravvivenza diminuiscono del 10% con il passare di ogni minuto dall’arresto.
- Ogni minuto senza battito e, quindi, senza ossigeno abbassa drasticamente le probabilità che la persona torni ad una vita normale.
- Il tempo medio che passa tra la chiamata ai soccorsi e la defibrillazione effettiva è di 11 minuti in una comunità generica.
- Il 94 per cento delle vittime di arresto cardiaco muore prima di raggiungere l’ospedale
Solo il defibrillatore è in grado di far ripartire il cuore se c’è fibrillazione ventricolare.